domenica 25 novembre 2012

Violenza sulle donne

Conflenti non era un'isola felice.


Nella prima metà del Novecento, nel paese, la violenza  fisica alle donne, in tante case e non solo in quelle povere, era continua, quasi quotidiana.  Nei paesi vicini la situazione non era diversa. Gli uomini credevano che fosse un loro diritto picchiare le donne;  su di loro sfogavano la propria rabbia.  " A chine puozzo, a muglierma puozzu " diceva un nostro proverbio; voleva dire  che  l'uomo si riteneva padrone assoluto della donna e poteva farne quel che voleva. L'altro sesso accettava la violenza con rassegnazione.


La violenza sessuale avveniva nell'indifferenza  quasi totale. Gli uomini  acquisivano maggior prestigio e continuavano la loro vita quotidiana con un nuovo trofeo da esibire e pronti al prossimo assalto.  Erano " fimminieri" si diceva, quasi a giustificarli. Non ho mai sentito nessuno dire ch'erano dei maiali. Le donne perdevano in  reputazione e avevano contro tutto l'ambiente perché "si sa, una donna che subisce violenza  è sempre consenziente" .  Le ragazze stuprate  erano, in fretta e furia, spedite in conventi o in altre città  e se ne perdevano le tracce.  Per la famiglia era una vergogna che una figlia fosse stata violata e cercavano di far sparire velocemente "il corpo del reato". Per alcune si preparavano  matrimoni riparatori con gli scemi del villaggio.
Questo era il nostro mondo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quando io o visto la foto il mio cuore subbito ma fatto ricordo di qualche persona del nostro paese. l'uomo si chiamava fiore e lamoglie si chiamava caterina l'umo a preso la moglie e la sbattuta contro la parete della camera e li ci stava u quadro non vetro immagina cosa e successo lapovera donna a ricevuto tanti tagli alle spalle e lui come se niente sarebe successo e nessuno dei parenti a fatto nienti dove e stata la lege per quella povera donna ancora dopo 53 anni mi sento i brividi sulla pelle

Tonio ha detto...

tieni ragiune. A ri cujjienti tanti mariti minavanu e mugliere e nessunu dicia nente. Mancu e fimmine chi pigliavanu e botte un dicianu nente. se dicia puru ca certi patri avianu violentatu e figlie. Tutti sapianu e nessunu parrava.