sabato 9 aprile 2011

'a simana santa -La Settimana Santa


‘a duminica d'e parme 

 Si andava  in chiesa con enormi rami d’ulivo per farli benedire. I rami erano addobbati con fiori (viole)  e dolci (soprattutto caramelle). Qualcuno metteva anche  taralli e nastri colorati.
  A ra ghiesa se facia ‘u summurcu  (Santo  Sepolcro)
Durante gli ultimi giorni  della settimana santa (da giovedì a sabato mattina),  periodo che a Conflenti veniva chiamato: ‘e quarant’ure, le campane restavano mute  e per annunziare  le funzioni religiose  si passava nelle vie  agitando  ‘a  truoccula  (strumento in legno con   quattro cerchi di ferro nell’interno che  produce  un suono crepitante. In italiano: crepitacolo o battola)




Nello stesso periodo si usava ‘a  griddrera  o sonatocca.  In italiano: raganella (strumento di legno  formato da un parallelepipedo fornito di una linguetta elastica e girevole attorno a un manico terminante in una rotella  dentata che, facendo saltellare la linguetta, produce un suono crepitante  (Gabrielli- Dizionario  della lingua italiana- Signorelli).

 A Conflenti  si usava  come materiale la canna e, per  fare la ruota  dentata,  “’na rocchetta”.  Di solito questi strumenti li facevano i falegnami, ma molti ragazzi erano abili a costruirseli da soli. 

Proverbio:
Parma chiuvusa, gregna gravusa
 Se  piove il giorno delle palme, il raccolto delle messi è abbondante.

                                                                                                                   Giotto:Entrata in Gerusalemme 

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