sparacogna - pungitopo

HABITAT: Cresce nei boschi e nelle siepi di tutte le zone mediterranee dell’Italia.

NOME SCIENTIFICO: ruscus aculeatus
Altro  nome dialettale : ‘nceca surici

la Calabria al tempo dei Borboni

"Se la natura fe' tutto il poter suo per renderci ricchi, il borbonico governo emulandone gli sforzi in verso contrario ingegnosi sempre a farci poveri. Ricca è la faccia del nostro suolo, più ricche le viscere; e nondimeno noi comprammo e compriamo tuttavia dagli stranieri le terraglie e le porcellane, i mattoni refrattarii, i cristalli, le leghe metalliche, gli smalti, le vernici, ed i tessuti e le materi e(quantità innumerabile) che noi non sappiamo tingere (...). 

Rubino suona Cilea

Concerto pianistico ad Arenzano.

Il 20 marzo 2011 ad Arenzano (Genova), nel salone del Grand Hotel hanno tenuto un concerto  il duo pianistico
Tatiana Malguina e Rodolfo Rubino (conflentese).

Conflenti e dintorni - Martirano Lombardo

CICCU MELARU
Simu seduti supra ssu divanu,
ccu ttie, Gata', mio vìacchiu amicu caru,
parrànnu, cumu sempre,e Marturanu,
d'i tiampi e de le gente chi passàru.

case conflentesi

La casa nella foto è quella nativa dell'avv. Riccardo Folino  che esercitò, a lungo, l'attività a Nicastro .

Riti religiosi in Calabria

 Il martedì dopo Pasqua si svolge a Dasà in provincia di Vibo Valentia una caratteristica manifestazione religiosa: 'a 'ncrinata.

'a 'ncrinata a Dasà

Prossime elezioni a Conflenti.

 I nomi dei candidati delle elezioni comunali del 15/16 Maggio 2011 nel comune di Conflenti (Cz).

Lista :Conflenti nel cuore
Pietro Serafino Paola

Colosimo Franco
Marotta Francesco Antonio
Mastroianni Gabriele (Tonino)
Mastroianni Raffaele
Renda Pietro
Roperti Guido
Stranges Costantino
Stranges Eugenio
Stranges Tommaso

 Lista: Insieme per Conflenti
Giovanni Paola

D’Assisi Emilio
Gallo Federico detto Rico
Gallo Francesca
Mastroianni Antonio Giovanni
Paola Michele detto Lino
Stranges Antonio detto Pibe
Stranges Daniela
Stranges Giovanni
Villella Robertino detto Roberto

Buona Pasqua

Buona Pasqua a tutti
  (Annibale Carracci- Le pie donne al sepolcro)      >> >            

Joyeuses Pâques 

Happy Easter

PREGHIERA PER LA PACE del Santo Padre Giovanni Paolo II

Dio dei nostri Padri,

grande e misericordioso,

Signore della pace e della vita,

Padre di tutti.

Tu hai progetti di pace e non di afflizione,

condanni le guerre

e abbatti l' orgoglio dei violenti. 

Puorci - porci

Pigliati nu purcieddru 'e nu carrinu,
E fa' mu trova  'u scifitieddru chinu.
Comprati un  maialino da un carino
ma fa' che trovi la mangiatoia piena


 Gaddrina  e purcieddru
Pe'  ru pizzu pare bieddru.

Amaru chi 'u puorcu 'un s'ammazza,
Ca' e bide e re desidera 'e sazizze.
Infelice chi il maiale non ammazza
perchè vede e desidera le salsicce.


 Miegliu è crìscere  'u puorcu ca nu figliu;
Puru l'ammazzi, e tinne unti 'u mussu.
Meglio allevare un porco che  un figlio
perché l'ammazzi e te ne lecchi le labbra.

Canti dialettali

Canti della Settimana Santa a Nocera Terinese

I conflentesi con Garibaldi

" A Soveria dove ci fu la resa totale delle truppe borboniche del generale Ghio, a Garibaldi si unirono intere schiere di volontari dei paesi del Reventino guidate da Domenico Cianflone e Giuseppe Ariani di Decollatura, Alessandro Talarico di Carlopoli, Francesco Mazzei di Serrastretta, Luigi Montoro e Francesco Paola di Conflenti.
   Tutti i volontari seguirono Garibaldi sino al Volturno. Ecco i nomi dei conflentesi ( e di alcuni mottesi): cap. Montoro Luigi, ten. Folino Domenico, sottoten. Paola Francesco.

Giovedì Santo a Nocera Terinese

A Nocera, la sera della Cena, davanti all' Altare Maggiore, siedono su delle panche dodici persone di età diverse. Rappresentano i dodici Apostoli. Portano un lungo camice bianco, cinto alla vita da un cordone rosso oppure azzurro. Sul capo mettono una corona di sparacogna, un' erba spinosa che cresce nelle zone poco soleggiate. L' abbigliamento degli Apostoli è uguale a quello dei portantini della Madonna nelle processioni del Venerdì Santo sera e del Sabato Santo.

L'unità d'Italia - il pensiero di L. Settembrini (Le Ricordanze)

L’unità d’Italia fu sempre antico e continuo desiderio di tutti gli Italiani intelligenti e generosi.

Dante voleva l’unità del mondo con a capo l’Italia, la monarchia universale con due capi l’imperatore e

il papa: questa era una poesia ma ha il suo valore storico, perché indica che l’unità religiosa del medio evo era già rotta e divisa in due.

Nel decimoquinto secolo si ordinarono gli stati d’Europa mediante la forza e la conquista: in Italia si cercò l’equilibrio tra le signorie, e la libertà municipale impedì l’unità nazionale. Il primo concetto di fondare in Italia uno stato grande e forte fu di Nicolò Machiavelli, il quale ideava un principe cui dava consigli ed ammaestramenti tratti dalla sapienza politica de’ romani, gli diceva di tenere la religione come mezzo, adoperare forza ed astuzia, e non aborrire neppure dai delitti che giovano ad un gran fine.

Gente di Conflenti

Vincenzo Cimino e Mafalda Barbato

'a Simana santa

I vattienti a Nocera Terinese


La Madonna Addolorata a Nocera  (foto dal blog: nonsolopiante)

La storia di Perna

         - Nel retroterra del medio Tirreno calabro, sul finire del XIV secolo, fu edificata Serrastretta[1].
  Tra il verde variegato dei cerri, dei tigli, dell’intricato sottobosco, si elevavano flessuose piante avventizie a coprire i tronchi di trine e merletti vegetali. Qui la primavera profumava di amenti dolciastri, di aromi macerati dai vapori di numerosi corsi d’acqua. Un torrente cingeva lateralmente il paese come un nastro d’argento, assecondando con la flessuosità dell’alveo il pendio del sito. E’ il torrente Perna, a cui diedero il mio nome per tramandare il ricordo di una vita segnata da un presagio astrale.

Il Canto di Perna di Serrastretta

“Vuagliu girare’ ‘sse porte ‘e ‘ssa via

 Voglio girare le porte di questa via

Forse ca viju la mia ‘nnamurata 

 forse vedrò la mia innamorata. 

Catanzaro

Centro storico
e

 Via Mario Greco  (1987)

X - Catanzaro

Io le voglio un gran bene a quella città di Catanzaro, e piacevolmente mi ricordo sempre di tante persone che vi ho conosciute piene di cuore e di cortesia, ingegnose, amabili, ospitali. 

Nelle vie di Conflenti

Casa tipica conflentese a più piani

Dolci pasquali calabresi

 Fragune

 

 

'a simana santa -La Settimana Santa

‘a duminica d'e parme 

 Si andava  in chiesa con enormi rami d’ulivo per farli benedire. I rami erano addobbati con fiori (viole)  e dolci (soprattutto caramelle). Qualcuno metteva anche  taralli e nastri colorati.

  A ra ghiesa se facia ‘u summurcu  (Santo  Sepolcro)

Durante gli ultimi giorni  della settimana santa (da giovedì a sabato mattina),  periodo che a Conflenti veniva chiamato: ‘e quarant’ure, le campane restavano mute  e per annunziare  le funzioni religiose  si passava nelle vie  agitando  ‘a  truoccula  (strumento in legno con   quattro cerchi di ferro nell’interno che  produce  un suono crepitante. In italiano: crepitacolo o battola)

Cardune - Cardo

‘E pàmpine de rosa

E cchille de cardune

Sunu, ppe’ ru zifune,

Tutte ‘na stessa cosa.

   Cumporma  se scatina

‘E scippa gguale guale;

Ccussì cchille ‘e curina,

Ccussì cchille ‘e pidale
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( V. Butera)

Proverbio:  Acqua vìvinne e cardune màngianne

 Oje, 5 d'aprile è san Bicienzu. Aguri a tutti i Vicienzi.

Il Polittico di San Vincenzo Ferrer è un dipinto  di Giovanni Bellini, databile al  1464-1470 e conservato nella collocazione originale nella basilica di San Zanipolo a  Venezia.

sangu -sangue

 me vuddre ru sangu
mi bolle il sangue -  sono arrabbiato (pronto a reagire)

Jettare 'u sangu
lavorare molto - ammazzarsi di lavoro

me saglie 'u sangu a l'uocchi
arrabbiarsi

'und'avire sangu
Non avere sangue (coraggio)

Me s'è quagliatu 'u sangu
Mi si è bloccata la circolazione del sangue ( per paura)

ciucci -asini

'u ciucciu 'un ce va sulu 'a ru mulinu

'u ciucciu chiama ricchiune a ru cavaddru


ciucciu senza patrune,'u mastu o 'u bastune

Votazione per l'annessione al Regno di Sardegna

Qui di seguito il risultato delle votazioni in Conflenti  e dintorni per l'annessione al Regno di Sardegna.
 Il numero dei voti ha un'importanza molto relativa perché secondo la legge elettorale allora in vigore (legge elettorale del Regno di Sardegna del 1859) potevano  votare solo gli uomini con un'età superiore  a 25 anni, che sapevano leggere e scrivere e che pagavano un tributo (in base al patrimonio) di 40 lire. Avevano diritto al voto, anche se non pagavano un'imposta,  magistrati, professori, ufficiali.
Basti pensare che, qualche mese dopo (17 gennaio 1861) nei territori dove si svolsero le votazioni per l'elezione per la camera dei deputati,  il numero degli abitanti era di 26 milioni e coloro che avevano diritto al voto 419.931. I votanti furono 239.583 e i voti validi  170.507.

San Francesco di Paola

 Oggi si festeggia san Francesco

Padre Giuseppe Maria Roberti  (Conflenti 1869 - Roma 1936) ha scritto una vita di san Francesco.

Paola sarà il nuovo sindaco di Conflenti

Per le prossime elezioni amministrative a Conflenti una cosa  è già certa: il nuovo sindaco si chiamerà Paola. In effetti  i due capolista portano lo stesso cognome ma, fortunatamente per gli elettori, hanno nomi di battesimo differenti: Giovanni e Serafino. Le urne stabiliranno chi dei due guiderà  il paese nei prossimi anni.