domenica 18 dicembre 2022

La discesa dei contadini.

 

Domenica e nei giorni di festa i contadini scendevano a valle, nel paese. Da soli o con la famiglia, a piedi o a dorso di asino. All'entrata del paese espletavano le operazioni di rito: mettevano le scarpe nuove e cambiavano vestito. Poi si dirigevano verso la chiesa di loro gradimento: San Nicola o il Santuario. Dopo aver partecipato diligentemente alla messa, uscivano e facevano il giro dei negozi per fare la spesa per tutta una settimana. Compravano soprattutto quei generi alimentari che nelle loro zone era difficile trovare: zucchero, pasta ecc. E i loro acquisti mantenevano in vita i negozi conflentesi che, all'epoca, erano numerosi. Il ritorno era un po' diverso per gli uomini e le donne. A quest'ultime toccava il compito di portare a casa gli acquisti fatti e certamente non era un compito facile. Rientravano quindi per prime. Gli uomini, soprattutto i giovani, si concedevano una pausa nelle “cantine” del paese che, stranamente (?), si trovavano nelle vie d'uscita. Un fiasco di vino, qualche lupino e un mazzo di carte li occupavano per un po' di tempo e poi, un po' brilli, facevano ritorno a casa. Il vino, la stanchezza rendevano il percorso del ritorno più lungo, ma dopo una settimana di duro lavoro ognuno di loro era felice di essersi concesso una piccola trasgressione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tanta gente unciavia mancu nu maccaturu muse stuiava u nasu ,e zerte vote mancu nu cappottiadu mute cumegliave a gammuzze chire trempe trempe , tanti de nue nnelamu passata niura . si ntoni chiddu catu ai scrittu era tutta verita de iuarni dena vota [giorni passati].me vugliu sperare ca nisciunu fa chiddu cavimu fhattu nu tanti anni fha .jiuarni niuri . bona salute e bon natale e te con tutti i tuoi cari do canada.ciau.

Tonio ha detto...

Buon Natale anche a te e alla tua famiglia.