mercoledì 21 dicembre 2022

Preparativi per Natale.

 Conflenti - 21 dicembre 2022- Sin dall’estate s’incominciava a seccare la frutta e a fare provviste speciali da consumare la sera di Natale.


Momenti di ricordi tra sogni, realtà e fantasia a Conflenti.


Sin dall’estate s’incominciava a seccare la frutta e a fare provviste speciali da consumare la sera di Natale, quando secondo la tradizione bisognava mettere in tavola un numero determinato di alimenti. Il numero variava da un paese all’atro: sette, tredici, o nove; comunque si diceva “la cena delle nove cose”. Il giorno si digiunava, sia perché il digiuno prefestivo era una norma della religione, sia per rifarsi con la cena natalizia, la cui preparazione impegnava le donne di casa per l’intera giornata.

Il menù nei paesi montani non variava da un natale all’altro e neppure da una all’altra famiglia: pasta con baccalà o con sarde; baccalà fritto e in umido; cavoli e broccoli bolliti; pane fatto in casa e grispelle. Un grande canestro era riempito con noci, mele, castagne, fichi secchi, uva secca conservata appesa al soffitto o tra le felci nelle soffitte, pere locali dette pirajine vernitiche. I dolci tipici di natale erano: turdilli, scalille, nacatule, crocette, grispelle immerse nel miele.

Vittoria Butera

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