venerdì 14 giugno 2013

Trigesima


Rosì!

Da quando ci hai lasciato
non c'è giorno ch'io non ti ritrovi
tra i luoghi e le cose
del nostro passato.
Adesso come ieri
ci avviamo per erti sentieri,
cerchiamo more sui rovi,
fragole  tra le felci a Salicara.
Attraversiamo il ponte sopra la fiumara.
Ti rivedo a Terni,
pedalare felice in bicicletta.
A Conflenti,
intorno al focolare
ascoltare rumanze e chiacchierare.
E nella casa
dai mille rumori e dalle cento porte
dormire insieme e stringersi più forte.
A Serra D'Acino, là sopra il piano,
in mezzo ai campi seminati a grano,
scoprire nuovi odori
e mille sfumature di colori.
A Nicastro, al mercato,
comprare e giocare
ad abbassare il prezzo già scontato.
Nella terrazza al mare
seduta ad aspettare
l'arrivo d'un figlio o di un nipote.
E il tuo viso
che s'apre ad un sorriso
al rombo di un motore conosciuto
o al rumore d'un passo a te già noto.
Le tavolate con decine d'amici e di parenti
le pizze, le torte e le soffici grispelle di Conflenti.
I tuoi lunghi silenzi ed il tuo sguardo
che non ha bisogno di parole.
E in mezzo ai tuoi scolari
che ami e t'amano come loro madre.
A raccontare una storia ad un bambino,
dandogli
l'interminabile ultimo boccone.
E ti ritrovo nelle strade e nelle vie,
dove mi segui sempre da vicino.
E sento la tua voce che mi chiama
e ripete più d'una volta: oh Tonì.
E sei sempre lì, con discrezione,
a ricordarmi le mie cose maldestre:
la camicia macchiata,
una scarpa slacciata,
i capelli arruffati,
i calzini abbassati.
Ci sei come prima
e forse più di prima.
Per questo io ti dico:
ti voglio bene, Rosì.

                        A. Coltellaro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sembra un rumore di ieri ma vano e nuntorna chiu .curu passu chianu chianu sembra ca tu me volisse parrare dicime ncuna cosa mepare nu suannu sembrava propiu iari ca nue jiocovamu ari ammmucciuni era biaddu sulu mu sintimu sulu i scrusciuni ca fuarzi ara parte de dda vinia ncunu ma nun e u veru e giustu nu suannu vanu e non e nente veru .e ccussi volimucci bene ojie e no domani ca domane mai vene

Anonimo ha detto...

Impossibile trattenere le lacrime