In un paese piccolo come Conflenti sarebbe logico, auspicabile che ci fosse collaborazione tra i cittadini per risolvere i problemi della comunità. Invece non è così. La presentazione di tre liste in un paese scarsamente abitato come il nostro e gli avvenimenti degli ultimi mesi indicano chiaramente che la divisione è netta e i risentimenti molti e forti. E' inutile cercare di capire di chi è la colpa, la situazione è questa. Ognuno va per per la sua strada forse con l'obiettivo di risolvere i problemi per se stesso, parenti ed amici. Intanto il paese muore. I miedici parranu e ru malatu more, si diceva una volta. Dispiace che non ci sia stato un accordo per lavorare insieme e ridare linfa al paese. Purtroppo iI conflitti sono una costante nella comunità conflentese.
La nostra speranza è che dopo le elezioni ci sia un ripensamento da parte di tutti e che, vinti e vincitori, comincino a lavorare con impegno e serietà per il bene del paese.
Intanto spetta ai cittadini esprimere con serietà e buon senso il proprio voto.
Nel paese ci conosciamo tutti. Si sa chi è onesto e chi lo è meno.
Atteggiamenti e comportamenti di ognuno sono sotto gli occhi di tutti. Si sa di chi s'impegna nel campo sociale; di chi è in grado di mantenere le promesse; di chi mira esclusivamente a soddisfare interessi personali o familiari; se qualcuno ha avuto problemi con la giustizia; se ha legami con organizzazioni malavitose.
La cosa giusta sarebbe di scegliere con ponderatezza evitando di lasciarsi condizionare da amici e parenti o da promesse elettorali;
lasciarsi guidare dalla ragione e non dal cuore.
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