(Durante il regno di Carlo di Borbone) il sistema della tassazione era privo del più elementare principio di equità
e ciò spinse il governo ad avviare un nuovo catasto, detto onciario.... La riforma segnò, indubbiamente, un progresso rispetto al precedente sistema, se non per i tributi, osserva Villani, almeno per l'uniformità nel rilevamento dei dati. Il catasto però rimase lontano dai principi di equità, che erano vigenti in Lombardia e Piemonte, per cui nelle terre del regno di Napoli più si era ricchi e meno, in proporzione si pagava.
da Orlando- Cario Calabria del Settecento pag. 72
Villani Pasquale Il Sud nella storia d'Italia
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