martedì 13 agosto 2019

CIrignano.

CIRIGNANO E LA “STRADA DIVINA”
A quanti di noi è capitato di aver riparato o costruito una casa?
Quanto tempo abbiamo dovuto dedicare alla definizione del progetto, alla valutazione delle possibili alternative, all'ottenimento di un mutuo?
E la scelta della ditta? Pur senza gara formale e scegliendo tra le imprese conosciute e di fiducia, abbiamo sempre preso tempo per confrontare più preventivi ed individuare le condizioni migliori.
Se a qualcuno non è capitato anche qualche imprevisto in corso d'opera, alzi la mano!
Per non parlare dei ritardi nella consegna dei lavori rispetto alle previsioni: scontati e fisiologici anche quelli, figuriamoci.
Misteriosamente però, ciò che è normale, scontato e fisiologico nella sfera privata, diventa deprecabile, incomprensibile, inaccettabile nel contesto dell'attività pubblica.
Le quotidiane "lectio magistralis" tenute davanti al bar da qualche "ingegnere ad honorem", aventi ad oggetto i lavori di ripristino della strada di Cirignano, confermano questa nuova quanto bizzarra teoria del "doppio binario".
La storia di questa strada, anche a causa delle criticità idrogeologiche del terreno, è costellata da una miriade di ripetuti smottamenti.
Sono sempre vivi, nel ricordo comune, i lunghi anni di completa chiusura del transito per frane che hanno interessato la carreggiata.
Fa parte della storia più recente anche il cedimento di gabbionature (realizzate senza progetto, senza indagini geologiche, senza approvazione del genio civile) che ha provocato una voragine tale da inghiottire la sede stradale buttando al vento decine e decine di migliaia di euro e mettendo a repentaglio la pubblica e privata incolumità.
Il recente, ennesimo, smottamento, verificatosi qualche mese fa, ha capovolto le procedure consolidatesi nel passato assorbendo immediatamente l'attenzione dell'Amministrazione comunale che, in modo responsabile e senza perdere tempo, ha disposto l'esecuzione dei rilievi, ha commissionato le necessarie indagini geologiche sull’area interessata, ha incaricato un ingegnere per la predisposizione del progetto e per la direzione dei lavori, ha chiesto ed ottenuto l'approvazione del Genio civile delle opere previste. Nel frattempo ha anche ottenuto la disponibilità delle risorse necessarie per liquidare i lavori, attività questa innovativa nel contesto amministrativo di Conflenti vista l'abitudine di commissionare opere senza procurarsi i soldi per poi pagarle!
Fatto ciò si è avviata la procedura di gara con i tempi fisiologici per la conseguente aggiudicazione alla ditta esecutrice.
Ma secondo la teoria del “doppio binario”, divulgata con somma competenza dagli ingegneri da bar, per l'espletamento di queste attività sono giustificabili i tempi necessari solo se riferiti a opere che realizziamo in qualità di privati, mentre diventano inutili perdite di tempo se riguardano l’esecuzione di lavori da parte del Comune!
Conseguentemente sarebbe stato intelligente recuperare tempo affidando il tutto direttamente ad un ruspista, senza un progetto, senza autorizzazioni e anche senza soldi nel solco di una tradizione che qualcuno vorrebbe radicata e consolidata.
Certo se costoro hanno ottenuto ampi riconoscimenti nel passato con l’esposizione di queste teorie, ora più che mai sentono il diritto ma soprattutto il dovere di pontificare e criticare questo nuovo corso amministrativo che perde tempo con il Genio civile e con autorizzazioni previste e stabilite solo dalla Legge.
Per naturale conseguenza, contestualmente all'avvio dei lavori, è incominciato un mantra ossessivo, incessante, quotidiano: "Quando finiscono i lavori? Ma quanto tempo ci mettono!! Ma oggi non lavorano al cantiere? Ma l'Amministrazione che fa? La gente deve fare il giro da Motta o Martirano! I turisti non possono andare al mare!! Sono passati già cinque giorni e non hanno finito!" e via andare, come se per realizzare questa tratta di strada ci fossimo rivolti al mago Merlino o avessimo costituito un gruppo di preghiera per la concessione del miracolo, da parte della Madonna, di una "strada divina" sull'esempio del noto e venerato quadro.
Noi non conosciamo maghi e, da cristiani, confidiamo sempre nella intercessione della Madonna con il Suo materno aiuto, ma siamo anche consapevoli che i cittadini di Conflenti ci hanno concesso fiducia non tanto per chiedere miracoli o sperimentare bacchette magiche quanto per rimboccarci le maniche e dare risposte ai problemi della nostra Comunità, certo senza trascurare o trastullarsi ma con i tempi a ciò necessari.
Proprio riguardo ai tempi l’Amministrazione comunale ha concordato con la ditta aggiudicataria un termine, che è stato ritenuto congruo nella casistica delle opere progettate, di venti giorni lavorativi per il completamento dei lavori. Venti giorni che sono diventati trenta a causa di una variante progettuale resasi necessaria nel corso dell’esecuzione delle opere.
Oggi i lavori per la realizzazione di una “pista provvisionale” in località Cirignano possono considerarsi completati anche se sarà necessario il collaudo per la sua apertura al traffico.
E’ previsto inoltre, a causa della particolare condizione di criticità del terreno interessato, un ulteriore intervento il prossimo anno per il definitivo assestamento della carreggiata.
Questo in attesa di individuare nuove soluzioni per collegare in modo più agevole Conflenti con la Strada Statale 616.

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