Venerdì mattina presto arrivo al santuario di Visora proveniente dalla
Querciola a piedi, rigorosamente ' puricinedda appenninu'..tra i tanti
suoni in testa c'è quello di un acufene
all'orecchio sinistro che mi accompagna da decenni, ma a un tratto come
se sentissi un suono diverso che porta indietro tanto indietro diciamo
al 1958.., 60 anni fa..non molti fra i fbccari possono immaginare cosa
succedeva in quegli anni davanti al santuario e dentro..la mia memoria
corre indietro ...e vede tantissima gente, vecchie scangalate vestite da
pacchiane, uomini curvi con cappelli neri unti da fare spessore..ragazze
con vesti scampanate a fiori, cesti pieni di doni.., pane , olio, salami,
farine, portate da donne impettite ,buoi inghirlandati di fiocchi di
corde e nastri colorati ,organetti strillanti e zampogne roboanti. Nel
santuario vociare ,saluti ad alta voce..monaci burberi che gridano
dall'altare e dalle navate..:silenzio in chiesa si viene per
pregare'..ma chi sentiva!...entravano dalla porta principale " i vuti"
nenie ..cesti...buoi... bambini con collane zeppe di banconote in
lire... Fino all'altare un omone credo 'di riganieddri' prendeva le
collane e le appendeva in ogni parte della Madonna e del Bambino poi
faceva sfiorare la statua e avanti un altro. La Madonna era collocata
sul trono da cui scendeva un mantello azzurro con tante stelle
dorate...c'erano gli storpi che sulle ginocchia arrivavano all'altare..
C'era addirittura che si sacrificava e leccava con la lingua il
pavimento fino alla Madonna ..più aumentavano,il monaco implorava
silenzio e mischiava qualche bestemmia con le preghiere. Un fiorire di
bettole con bottiglie di gassose appese....la migliore era. "Chiddra do
Chiiddru'..le granite della Signor Ida...una libidine....andando avanti
arrivavi " aru Piro" e le montagne di angurie poste sulla paglia. "E RU
Nicastrise gridava " viniti ca vu tajjiu ,viditi com'e' rrussu"..
Qualcuno equivocava pure... La notte di sabato " erocche un se cuntavanu"
si sfidavano sulla resistenza e le migliori varianti di ballo . L'altro
evento era che si mangiava pure carne...che si acquistava alle
macellerie "D'Annordu o du purzianu".. In base alle 'simpatie' che i due
esprimevano.....poi i fuochi.....e banda di Squinzano... e ci voleva
un altro anno perché ti potessi fare un'altra foto con alle spalle il
monumento che allora era collocato a piazza Visora...dove , il famoso
fotografo Girualimu di Decollatura piazzava la sua macchina fotografica
sui piedi di legno e faceva le magie infilando la testa sotto il
panno nero..e con la mano alzava il flash che faceva luce e fumo..
Vittorio Paola
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