Conflenti Superiore |
Bruno
Porchia è nato a Conflenti nel 1936 e vive attualmente a Melbourne. E'
sposato con Carmela, originaria di Sambiase e ha tre figli, due maschi e una femmina: Pino, Antony e Rosa Maria.
E'
figlio di Peppe e Lipordu (Porchia) e di Rosina Folino. A Conflenti
era conosciuto come Bruniddru.
Abitava in zona Maruotti, a Conflenti
Superiore. Suo padre era calzolaio e da lui imparò il mestiere che esercitò sino a quando rimase a Conflenti. Lavoravano nella casa
di Micu e Scilampu, là dove per lungo tempo c'è stato il Cral di Cicciu
e Polina e dove attualmente vive la sorella Filomena. Il padre in
seguito preferì abbandonare questo
lavoro e dedicarsi alla rivendita di scarpe di copertone nelle fiere dei paesi
vicini. Bruno lo aiutava a fine settimana. Visto però che il lavoro non rendeva Peppe decise di emigrare in Australia. Per andarci,
all'epoca, bisognava ricevere "un richiamo" da qualcuno che abitava già
nel paese e lui l'ottenne da un altro conflentese, nsermu d'u livitu, ch'era già emigrato in Australia e che in occasione delll'Anno Santo del 1950 aveva fatto una visita al paese.
Prima di partire Peppe, con tutta la famiglia dovette sottostare a una visita medica a Messina al consolato australiano. I risultati furono buoni e nel 1952 partì con la nave Sydney verso il nuovo continente.
Giunto in Australia, contrariamente a quanto pensava, non trovò subito lavoro, ma ottenne una indennità di disoccupazione che gli permise di vivere dignitosamente. Un anno dopo "richiamò" il figlio.
Bruno dopo aver fatto e superato gli esami medici al consolato australiano, questa volta a Roma, ottenuto il visto partì con la nave Oceania del Lloyd Triestino da Messina. Era il 20 ottobre 1953 ed aveva 18 anni. Il viaggio proseguì per Porto Said in Egitto, Aden, Colombo (Sry Lanka), Bombay e infine dopo 20 giorni di navigazione si giunse a Fremantlle, primo porto australiano. Dopo aver fatto sbarcare un po' di gente la nave proseguì, il giorno dopo, per Melbourne dove arrivò quattro giorni dopo.
l'entrata della casa di Bruno |
Prima di partire Peppe, con tutta la famiglia dovette sottostare a una visita medica a Messina al consolato australiano. I risultati furono buoni e nel 1952 partì con la nave Sydney verso il nuovo continente.
Giunto in Australia, contrariamente a quanto pensava, non trovò subito lavoro, ma ottenne una indennità di disoccupazione che gli permise di vivere dignitosamente. Un anno dopo "richiamò" il figlio.
Bruno dopo aver fatto e superato gli esami medici al consolato australiano, questa volta a Roma, ottenuto il visto partì con la nave Oceania del Lloyd Triestino da Messina. Era il 20 ottobre 1953 ed aveva 18 anni. Il viaggio proseguì per Porto Said in Egitto, Aden, Colombo (Sry Lanka), Bombay e infine dopo 20 giorni di navigazione si giunse a Fremantlle, primo porto australiano. Dopo aver fatto sbarcare un po' di gente la nave proseguì, il giorno dopo, per Melbourne dove arrivò quattro giorni dopo.
Il viaggio.
Bruno fece il suo viaggio nella nave Oceania, costruita nel 1950 dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste per conto del Lloyd Triestino. Era lunga 161 metri e aveva una velocità di 18 nodi. Inizialmente disponeva di prima, seconda e terza classe. Poi solo di due: la prima e la turistica. Bruno viaggiò in quella turistica. Essendo la nave di costruzione recente si viaggiava abbastanza comodi.
Il prezzo del viaggio era di circa duecentomila lire.
Si dormiva in camerate di otto - dieci persone e tra i passeggeri
c'erano diversi profughi dell'est europeo. I pasti, colazione, pranzo,
cena erano buoni e sostanziosi. Chi voleva poteva fare anche una
merenda. Alla sera c'erano intrattenimenti vari: cinema, balli,
teatrini. Nell'insieme il viaggio fu tranquillo, salvo naturalmente per
chi soffriva il mal di mare. Nella stessa nave viaggiavano con lui i
Nero di Serra d'Urso.
L'arrivo.
All'arrivo
a Melbourne c'erano ad attenderlo il padre con altri compaesani.
Allora i conflentesi emigrati in Australia erano tanti. Tra gli altri
vivevano a Melbourne i due fratelli Mastroianni (Ottavio e Bruno, Palini) che poi ritornarono definitivamente a Conflenti, Nicola Filippis, Nicolino Gallo, Lina Stranges, Nicola Mastroianni ecc.
Giunto
da un piccolo paese della Calabria in una città che già allora era una
metropoli, Bruno all'inizio si trovò spaesato. La totale ignoranza della
lingua inglese lo emarginava. Con molta buona volontà e con l'aiuto di
altri, provò a superare tutte le difficoltà. Cercò e trovò lavoro
dapprima come apprendista sarto da un conflentese ( Si trattava in realtà di un lavoro fittizio per dimostrare di avere un'occupazione). S'iscrisse contemporaneamente in una
scuola serale per imparare la lingua inglese. In seguitò lavorò in una
industria tessile ai telai meccanici. Per 15 anni. Poi si trasferì in
un'altra fabbrica tessile più vicina a casa e infine lavorò come
tornitore in una fabbrica di metalli. A 65 anni cessò il suo lavoro
nella fabbrica e andò in pensione. Da allora si occupa di
giardinaggio sia nel proprio giardino e, per arrontondare la sua
pensione, anche in quelli di alcuni amici di origine italiana.
Uno dei motti preferiti da Bruno è che " bisogna tenere sempre allenati il corpo e la mente". Per questo oltre a fare lunghe camminate, continua a fare piccoli lavori. A Conflenti è tornato spesso e ricorda perfettamente luoghi e persone della sua infanzia. Tra i suoi coetanei e amici c'erano: Peppino Caruso, Maria Colosimo, Micu Cuda, Vincenzo Cimino, Franco Raso, Mario Marotta.
Uno dei motti preferiti da Bruno è che " bisogna tenere sempre allenati il corpo e la mente". Per questo oltre a fare lunghe camminate, continua a fare piccoli lavori. A Conflenti è tornato spesso e ricorda perfettamente luoghi e persone della sua infanzia. Tra i suoi coetanei e amici c'erano: Peppino Caruso, Maria Colosimo, Micu Cuda, Vincenzo Cimino, Franco Raso, Mario Marotta.
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