sabato 25 febbraio 2017

Le domande agli emigranti.

Gli emigranti che  superavano senza difficoltà la visita medica erano poi chiamati in uffici (legal desks)  dove si trovavano un ispettore e un interprete (il celebre sindaco di New York, Fiorello La Guardia fu a lungo interprete di yiddish  e d'italiano a Ellis Island). L'ispettore disponeva di circa due minuti per poter decidere se l'emigrante avesse diritto di entrare negli Stati Uniti e prendeva questa decisione dopo aver posto 29 domande.
Nave Pannonia


Eccone alcune:
Come ti chiami?
Da dove vieni?
Perché vieni negli Stati Uniti?
Quanti anni hai?
Quanti soldi hai? 
Da dove viene questo denaro?
Fammelo vedere?
Chi ha pagato il tuo viaggio?
 Hai firmato un contratto  per venire a lavorare qui?
Hai degli amici qui?
Hai la famiglia qui?
Qualcuno può essere garante per te?
Che mestiere fai?
Sei anarchico?

 Se il nuovo arrivato rispondeva in maniera soddisfacente, l'ispettore gli concedeva il visto e lo lasciava  andare augurandogli il benvenuto( Welcome to America).  Se nutriva qualche dubbio scriveva sul suo foglio "S.I" che voleva dire  Special Inquiry cioè ispezione speciale e allora l'emigrante veniva convocato davanti d una commissione di tre  ispettori, uno stenografo e un interprete e subiva un interrogatorio molto più approfondito.

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