Ridate voce alle nostre campane!
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Ma perché farlo? Perché,
per noi casalini, il campanile come la chiesa, riveste una
grande importanza. Dai tempi dei tempi le campane hanno accompagnato
le tappe tristi e liete della nostra vita: nascite, matrimoni, morti,
battesimi, cresime. Qualche volta hanno chiamato a raccolta i
cittadini per incendi scoppiati in paese o nelle campagne. Hanno
scandito il tempo per i nostri lavoratori e sostituito egregiamente
gli orologi in tempi in cui pochi ne possedevano uno.
Qualcuno potrebbe
obiettare: ma a che vi servono altre campane se avete quelle d'a
madonna u ritu? A quel qualcuno rispondo che la chiesa di san
Nicola è sempre stata la nostra chiesa matrice e attorno ad essa è
sorta e cresciuta la nostra comunità. La nostra origine, lo
ribadisco ancora una volta, è diversa da quella di Conflenti
Inferiore. E questa diversità si evidenzia nei nostri usi e
costumi: il dialetto, i tipi di lavoro e anche dal suono delle
campane. Le nostre ne avevano uno caratteristico: pieno e profondo.
Unico nella zona. Riconoscibile a chilometri di distanza. Una voce
amica che ci accompagnava nel corso della giornata, ci salutava nei
giorni della partenza e ci accoglieva al ritorno da paesi lontani.
Una colonna sonora nel percorso della nostra vita.
Non a tutti era dato
suonarle; in particolare il campanone; per dargli slancio, oltre che
forza di muscoli, ci voleva una buona conoscenza delle sue reazioni.
Tale e quale un animale selvaggio, bisognava avvicinarlo con cautela e
lentamente addomesticarlo sino a quando cedeva e si lasciava
dominare dalle mani abili del sacrestano o di un suo sostituto. Noi
ragazzi andavamo spesso nel campanile ed eravamo fieri di aiutare a
tirare le funi. Ci divertivamo anche, attaccandoci ad esse, a farci
trasportare su e giù. Divertimenti d'altri tempi!
I rintocchi delle
campane ci hanno accompagnato per secoli. Sono mute da circa
cinquant'anni. Fatele suonare ancora perchè qualche briciola del
nostro passato resti in eredità ai posteri. Fatelo prima di
destinarle a un convento o a un monastero dei dintorni o a una
fonderia.
Antonio Coltellaro
Antonio Coltellaro
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