mercoledì 2 febbraio 2011

7 febbraio 1783

Nel  febbraio 1783 ci furono in Calabria  terremoti dagli effetti devastanti.
Le scosse  più forti si ebbero il 5 e il 7 febbraio con migliaia di morti in tutta la regione.

Conflenti non subì gravi danni e la popolazione del luogo per ringraziare dello scampato pericolo la Madonna di Visora, da  cui riteneva di essere stata protetta,  decise di dedicare quel giorno al digiuno a pane e acqua, almeno per sette generazioni.
 Di tempo n'è passato tanto, e in verità il voto sarebbe già estinto, ma c'è ancora qualcuno che continua  a tenere fede alla promessa dei nostri antenati.
In occasione della ricorrenza, nel paese, si svolge una processione.

Ricorrenze simili esistono in altri paesi calabresi. Ad esempio ad Aiello Calabro il 5 febbraio si tiene una festa in onore di San Geniale che, secondo la gente del luogo, protesse  il paese dal terremoto.

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Fra il 5 ed il  7 febbraio furono contate ben 949 scosse alle quali seguì alle ore 20 del 7 febbraio una nuova scossa (con epicentro nel comune di  Soriano Calabro di intensità paragonabile alla prima, seguita 2 ore dopo da una nuova forte scossa con epicentro questa volta a sud di  Messina.
Ecco un brano del racconto del francese Gourbillon, ripreso da A. Dumas in "Viaggio in Calabria " ed. Rubbettino

 "Il 4 febbraio1783, a sud-ovest del paese di San Lucido, erano posti il lago e la montagna di San Giovanni; il 5, il lago e la montagna sparirono; una pianura paludosa prese il loro posto e il lago si  trovò spostato più ad ovest tra il fiume Cacacicero ed il luogo che aveva precedentemente occupato. Lo stesso giorno si formò un secondo lago tra il fiume Acqua Bianca ed il braccio superiore del torrente Acqua di Pesce.Tutto il terreno attiguo al fiume Leone che costeggia il Torbido fu ugualmente riempito dalla palude e da piccoli stagni"

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