venerdì 18 novembre 2022

Il barile.




Il barile

“U varrile ”

“Realizzato, in varie misure, con bastoni di legno aderenti, sostenuti da quattro cerchi metallici, aveva la forma di una piccola botte. Pur essendo un manufatto ligneo, non lo costruiva il falegname ma l’artigiano specifico: u’ varilaru. La bocca sulla sommità era chiusa con un tappo di sughero, collegato con uno spago al corpo dell’utensile. I barili venivano riempiti nelle fontane sorgive. Stando nell’ umido, s’impegnavano del tanfo della muffa, perciò solitamente le famiglie ne utilizzavano l’acqua per cucinare e per la pulizia.

   La mancanza di acqua nelle abitazioni aveva generato una classe di lavoratrici apposite, le portatrici d’acqua, che rifornivano quotidianamente le famiglie benestanti. Il prezzo era concordato in relazione ai “viaggi dell’acqua”, ossia a quante volte là portatrice andava a riempire il barile. Essendo un utensile molto voluminoso e dovendolo trasportare senza alcun mezzo, le donne lo portavano sulla testa, che proteggevano con il cercine (‘a curùna o tùorcinu); erano veloci e abili ad avvolgere nella forma apposita di cerchio un vecchio strofinaccio. Le portatrici più abili e vigorose sostenevano il barile con una sola mano, in modo da ottimizzare il “viaggio “ portando un altro recipiente e migliorando la paga. La postura eretta, necessaria per mantenere il barile, conferiva alle portatrici giovani un’andatura che oggi definiremmo da indossatrice, in evidente contrasto con il loro abbigliamento umile.

   In casa il barile veniva poggiato su due assi all’interno di una nicchia ricavata ad una certa altezza dal muro, da dove attingere direttamente, oppure su una apposita struttura lignea. ( ‘u tienivarrile). Nello spazio sottostante stazionava un secchio per gli scoli: il rifornimento dell’acqua costava fatica e denaro, e neppure una goccia doveva essere sprecata.”

La magia degli oggetti 

Vittoria Butera

1 commento:

Anonimo ha detto...

nei giorni del cimquantanove sessanta quando e incominciato il rimboschimento del reventino si mia zia rosa stranges del passo ceraso portava l'acqua con u varrile ai lavoratori chire trempe trempe .si puru dopu trenta tri anni mericuardu ncuna cosa de reventinu si puru do varrile che in realta veniva costruito viarzu chire parte do chianiattu .o cumu diciamu nue de maruatti .mi Zia Rosa Rocca venia do passue o cirasu ancora a casicedda duve idda abitava esiste chidda era casicedda de bisnonni miei. si iu nnaiu pigliatu acqua curu varrile tante vote no sulu ppera famiglia ma puru pperi parianti da serra e lacinu .cumu a mamma e marianu rusaredda mete diamante ciminu e zerte vote puru pperi nanni miei nicola paola e grazia rocca. si tutti iuarni luntani di filicita e cuntentizza .ciau