Cestai e barilai a Conflenti, particolarmente a Conflenti Superiore, erano tanti. Nati e cresciuti soprattutto in relazione ad una economia che richiedeva un uso massiccio di ceste, cofane, botti, barili ecc (vigneti, coltivazioni agricole, allevamento del baco da seta, approvvigionamento d'acqua per l'uso quotidiano nelle case ecc).
I prodotti però venivano venduti anche in altri paesi calabresi ed era frequente la presenza dei nostri artigiani alla fiere.
Tali prodotti oltre ad essere conosciuti ed apprezzati in Calabria, giungevano anche in altre città italiane e, qualche volta, all'estero.
Alcuni artigiani conflentesi per ampliare il mercato del loro commercio si trasferirono in altri paesi calabresi come Cerisano e San Lucido.
I cestai lavoravano soprattutto con legno di castagno (visciglia), che lasciavano macerare per alcuni giorni nell'acqua del fiume.
Ecco i nomi di alcuni di questi artigiani:
Cestai:
Alfredo e Giuanninu Marotta; Gesuele; Alfonso e Giuanni Vescio (brei); Raffaele Marotta (mastru Lelle); Franciscu Porchia; Cicciu Vesciu. Nicola Carusu.
Barilai:
Nicola Marotta; Generoso Marotta: Nicola Marotta di Francesco; Peppinu e Cicciu Ciminu; Giuanni e Peppinu Marotta;
Francesco Marotta e i due figli Clodinoro e Luigi, Serafinu Marotta.
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