Eri un giunco, acerba
nei tratti e nel parlare.
Così ti ricordo:
con le sottane sciolte
ed i capelli irti,
l'aspro odor del corpo.
Agile nell'andare
col passo di gazzella;
come statua portavi
il peso sul capo.
Per tutta la vita
hai lottato,
amato ed odiato;
Ti sei fatta un calvario
senza croce.
Lottavi per qualcosa...
Ora sei sola
coi ricordi e la croce.
Maria Coltellaro
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