giovedì 26 dicembre 2013

Noi non siamo angeli - We are not angels - Nous ne sommes pas des anges - nosotros no somos ángeles

  Nue, un simu angili                             

  E' impressionante il numero di bambini abbandonati a Conflenti nell'Ottocento.   Nel solo 1883,  62 in sei mesi .
Ecco un brano riportato dal libro di V. Villella, Figli di Nessuno, p. 49.







 Non era diversa la situazione nei paesi vicini.
Ecco quanto scrive Mario Folino Gallo su Falerna (da Facebook):


Il triste fenomeno dell’abbandono infantile nella Falerna del'' 800 e metà 900
Figli “Spurii” Proietti e figli di N.N.

Questo triste fenomeno, forse   sempre esistito, si accentuò nella seconda metà del XIX e parte del XX secolo. Le cause furono molteplici: dalla miseria, la più cupa, all’ignoranza, alle false morali, agli abusi da parte dei padroni, la cosiddetta classe dei Galantuomini. In tempi in cui  la fame, la miseria, regnavano sovrane, spesso le donne diventavano oggetto di attenzione sessuali da parte di uomini senza scrupoli;, a volte per un tozzo di pane, venivano ricattate e diventavano oggetto per turpi voglie da parte di uomini senza coscienza. Ecco cosa ci riferisce a proposito il Pastore Valdese Teofilo Mathieu nella relazione annuale fatta al consiglio della Chiesa Evangelica nell’anno 1901/1902.
  A Falerna regna l’immoralità e questa è favorita dalle strane usanze del paese, difatti si è stabilito che un solo maschio di una famiglia deve ammogliarsi e per conseguenza gli altri, se ve ne sono, devono vivere nel concubinaggio ed i figli che nascono da queste unioni illecite, sono portati alla Ruota, come la chiamano qui, e quindi sparpagliati di qua e di là e spesse volte in famiglie che non li nutrono, che per ottenere la misera mesata, certamente viene esclusa l’educazione e l’istruzione. Erano tempi in cui erano sconosciuti sistemi anticoncezionali e quindi si seminavano figli che venivano abbandonati al destino ed alla pietà Divina. Spesso venivano abbandonati lungo i cigli delle strade o in campagna, era alto il rischio di essere divorati da cani randagi o altri animali selvatici, quando non morivano per il freddo e le intemperie specie in inverno. A Falerna, c’era l’uso di deporli di notte davanti alla porta della casa dell’ostetrica del paese, questa, il giorno dopo, ne faceva regolare denuncia all’ufficio anagrafe del comune. Questa era la dicitura che appariva sul loro Atto di Nascita: “Questa notte alle ore tot, è stato depositato davanti la porta di sua abitazione, riferito alla casa dell’ostetrica, un bimbo/a, avvolto in miseri cenci, senza segno di riconoscimento alcuno, abbandonato dagli autori della sua vita”. L’ente si faceva carico di curare ed allevare il bambino, tramite l’affidamento ad una balia che veniva retribuita con poche lire al mese. Per prima cosa si provvedeva a far battezzare il neonato, perché allora era inconcepibile morire senza Battesimo, perché la chiesa relegava queste anime innocenti, nel limbo. La metà di queste anime innocenti, non superavano il primo anno di vita, morivano prima, chi sopravviveva, era destinato ad una vita grama, l’unica possibilità era quella di essere adottati. Nelle adozioni, c’era discriminazione tra i sessi, si preferiva adottare i maschi anziché le femmine, perché erano visti come potenziali braccia per aiutare la famiglia di adozione nei lavori di agricoli. A questi infelici veniva dato un cognome, spesso di fantasia, a volte cognomi blasonati oppure nomi di città e paesi o di contrade, ma spesso venivano usati cognomi allusivi e poco dignitosi
Eccone alcuni esempi: Annunziato Ardita Allegro Alighieri Anziano Aida Arrivabene Altero Benvenuto Bonaparte Bada Barbettone Barcaiolo Bomba Bisogno Boemia Bergamo Buonavita Cirenaica Cannone Campagnola Candela Cagliostro Campodorato Circoncisa Cartolano Carfano D’Aquino Del Giusto Dell’Arno D’Eufemia Desiderata Della Montagna Diana Del Giglio D’UrsoEsposito Epifania Evaristo Evangelista Ellenese Egeo Estimato Elettore Erasmo Falernese Faustino Felicissima Fieramosca Favale Foscolo Furioso Fiorito Fiore Griffo Gloriosa Garibaldi Gentile Giuditta Guerriero Giacobini Gancia Generosa Gonzo Genovese Igilio Ildebrando Immacolato Ilarione Litterina Latino Lasciofare Lutero Lecco Luna Livorno La Sorte Latina La Secchia Lucca Monforte Malvitani Mannaro Micca Marucchini Mirto Nazzaro Necessita Nivea Napoleone Ninnolini Natalizia Omobono Oliva Ombrellini Pennichella Pastorina Paparelli Petrarca Pignola Privato Proietto Pice Quirino Quercedo Quartina Quattrorana Ritrovata Ricciolo Rugantini Rieti Risorto Salvato Santo Stromboli Scappatella Scartafave Savoia Spavento Trovato Trasformato Tolentino Tasso Trischettini Tiberio Torino Udine Ultima Viterbino Villanella Villa Virginia


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