Nella prima metà del Novecento a Conflenti, tra i tanti sarti, ce n'era uno, ritenuto dai conflentesi, in genere non sempre pronti a riconoscere i meriti dei compaesani, molto bravo. Si chiamava Pietro Roperti (Pietru 'e Rosa) e lavorava soprattutto per le donne. Si servivano da lui i nobili del paese e quelli dei dintorni. ( ad esempio:i Colosimo e i Sacchi di Motta Santa Lucia)
Era al livello dei più rinomati stilisti di oggi.
Era al livello dei più rinomati stilisti di oggi.
Ogni tre anni si recava negli Stati Uniti per aggiornarsi. Per cucire gli abiti andava lui stesso, nei paesi vicini, presso le case dei nobili dove gli veniva riservata una stanza con la macchina da cucire e dove restava ospite sino ad opera completata. Oppure ospitava lui stesso i clienti nella sua casa in una stanza a pianterreno che aveva adibito a locanda. Tra questi ci furono i Bertucci di Cosenza e i Cataldi di Nicastro. Fu ospite anche di don Luigino Costanzo, poeta e letterato di Adami.
Nella foto a sinistra è con la moglie, tre figli e un nipote.
Per un lungo periodo fu anche l'incaricato dell'ente regionale dell'energia elettrica di allora e di cui era azionista del pagamento delle bollette della luce.
La moglie Maria Rosaria Morelli proveniva da Amantea, da una famiglia di parrucchieri ( il padre veniva a Conflenti per servire le nobildonne del luogo). Era anche lei sarta e si occupava soprattutto dei vestiti delle pacchiane.
(Notizie fornite dal nipote Egidio Baratta)
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