Nel Settecento in Calabria (gli olivi) non sono né concimati, né zappati, né lavorati, il che alla fecondità del terreno, che corrisponde spontaneamente, devesi unicamente attribuire, nemeno vi è l'indispensabile pratica di potarli. onde divenendo oltremisura rigogliosi, ingombri di rami ingordi, e di vecchiume, producono meno frutto, e che rende meno olio d'inferiore qualità...
Grimaldi Saggio di economia campestre... p. 18
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