Dialetto di Conflenti (CZ), paese calabrese situato nella zona centro-occidentale della regione.
venerdì 30 ottobre 2009
Come eravamo
Due foto del 1936 del monumento ai caduti.
All'epoca, si trovava in località Cuozzu, dove c'era una piccola villa comunale, meta di passeggiate dei conflentesi.
Nelle due foto Francesco Giudice, nato a Conflenti nel 1915 e morto a Torino nel 2008.
Nella prima foto accanto a lui Nicola Paola di Conflenti Superiore ( figliu 'e Micu 'e scilampu)
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mercoledì 28 ottobre 2009
Avvelenamento da funghi a Conflenti
Il territorio intorno a Conflenti è sempre stato meta dei cercatori di funghi. Se la stagione è buona e piove se ne trovano tanti. Molto apprezzati sono i porcini (jacuni), facilmente riconoscibili per la loro forma originale, e i gaddrinieddri utilizzati soprattutto per il sugo. Per le altre specie bisogna fare molta attenzione perché possono essere velenosi e , quindi, pericolosi. Proprio di questi giorni è la notizia che a Conflenti una coppia è stata ricoverata in ospedale per avvelenamento da funghi. Alla donna è stato fatto il trapianto del fegato. Si tratta di due curdi da tempo residenti a Conflenti e molto stimati dalla popolazione locale.
Auguriamo alla coppia una pronta guarigione.
In alto l'articolo che li riguarda (avvelenamento da funghi a Conflenti).
Auguriamo alla coppia una pronta guarigione.
In alto l'articolo che li riguarda (avvelenamento da funghi a Conflenti).
domenica 25 ottobre 2009
L'arte della seta.
Aristide Caruso è figlio di genitori conflentesi. Abita a Lamezia Terme (Nicastro). Il suo sito è : www.aristidecaruso.it
La seta sino agli anni sessanta del XX secolo veniva lavorata anche a Conflenti.
Il termine dialettale che indicava questo tipo di lavorazione era: 'u siricu.
C'era un periodo in cui la maggior parte delle case erano invase di "pampine 'e ciauzu " (foglie di gelso) e poi di cucuddri (o cucuddi) cioè bozzoli
giovedì 22 ottobre 2009
Gabeddra
Gabeddra o Gabedda ( nei paesi vicini si pronuncia Gabella) indica:
Ecco quanto è scritto in un documento del 1614:
*" Filicetta, gabella de salmate cinque in circa sita nel territorio di Necastro circunferentia di San Biase dove se dicono Le Filicetta, devisa detta gabella in tré membri, cioè due parti della quale sono sopra la via publica che si và a Necastro à man sinistra et una di dette partite confina con le terre di santa Maria delli Malati"
*Acqua dello Salice, gabella di capacità di tumolate dudici di terra netta, confine con la Volta dello Priore, lo fiume dell'Amato et via della Risa: grano tumola sidici et orgio tumola dui. E' nel territorio di Sant'Eufemia.
da : Katia Massara, I possedimenti dei cavalieri di Malta nella pianeta lametina in una platea del '600, Rubbettino
*etimologia:
dall'arabo dialettale gabēla, variante di qabāla, passando per il latino medievale gabulum
- un' estensione di terreno dato in affitto
- una tassa da pagare (aju pagatu 'a gabedda ppe' l'uortu)
- l'ufficio del dazio ( de cca a ra gabedda ce su cientu metri)
Ecco quanto è scritto in un documento del 1614:
*" Filicetta, gabella de salmate cinque in circa sita nel territorio di Necastro circunferentia di San Biase dove se dicono Le Filicetta, devisa detta gabella in tré membri, cioè due parti della quale sono sopra la via publica che si và a Necastro à man sinistra et una di dette partite confina con le terre di santa Maria delli Malati"
*Acqua dello Salice, gabella di capacità di tumolate dudici di terra netta, confine con la Volta dello Priore, lo fiume dell'Amato et via della Risa: grano tumola sidici et orgio tumola dui. E' nel territorio di Sant'Eufemia.
da : Katia Massara, I possedimenti dei cavalieri di Malta nella pianeta lametina in una platea del '600, Rubbettino
*etimologia:
dall'arabo dialettale gabēla, variante di qabāla, passando per il latino medievale gabulum
lunedì 19 ottobre 2009
venerdì 16 ottobre 2009
Autori conflentesi
giovedì 15 ottobre 2009
Premio
domenica 11 ottobre 2009
domenica 4 ottobre 2009
Fontana a Nicastro, opera di un conflentese
Non tutti sanno che una fontana di Lamezia Terme (Nicastro) è opera di un abile scalpellino conflentese: Aiello. Si trova nella villa davanti al Duomo. In corso Numistrano. L'autore, ad opera compiuta, ha inciso il suo nome, chiaramente leggibile, in una parte della vasca. Oggi è tanta e tale la sporcizia che ricopre la fontana che non è più possibile individuarlo. Per rendersene conto cliccare sulle foto. (Le foto sono state scattate il 6 settembre 2009).
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