VERREMO UN GIORNO … ( da "Come Muschio su pietre, 2011)
Verremo un giorno chini
a passi incerti,
l'insidia di un rimpianto giù nel cuore
e gli occhi un po' velati poi dagli anni,
le mani stanche come per fatica,
a cogliere ricordi come fiori
nei cortili d'un tempo prosciugato,
nelle piazze stravolte dal progresso.
Verremo con mestizia o desiderio,
più pesanti di sacchi di farina,
più leggeri del vento di settembre,
a raccogliere vecchie pagine di vita
dentro luoghi confusi nella mente.
E un riflesso di sole in un cantone,
una voce lontana che si perde
echeggiando, il legno di un portone,
calcinacci di mura sbriciolate,
scosteranno le tende dell'oblio
chiameranno il passato che non torna.
E verremo investiti da un dolore
come grazia divina, come manna:
ma il dolore che filtra dai ricordi
non è poi meno intenso dell'amore.