A ru malu vicinu facce e spise sira e matina.
Al cattivo vicino fai le spese sera e mattino.
Bisogna avere buoni rapporti con il vicino.
Dialetto di Conflenti (CZ), paese calabrese situato nella zona centro-occidentale della regione.
A ru malu vicinu facce e spise sira e matina.
Al cattivo vicino fai le spese sera e mattino.
Bisogna avere buoni rapporti con il vicino.
Pecuraru mangiaricotta
va a ra ghiesa e 'un se gninocchia
'un se leva u berrettinu
pecuraru malandrinu
De vennari e de marti
nè se spusa nè se parte.
Di venerdì e di martedì non ci si sposa e non si parte.
La mia prima lingua e Inglese. Scusate gli errori di grammaticali. Voglio condividere questa storia
Oggi voglio propio ricordare questo bel giovane morto il 4/12/1944 a Flossenburg nel campo 17A e sepolto a Mauthausen. Questo giovane Domenico Cimino era figlio di Rosaria Mete e Giuseppe Cimino. Domenico era compagno di prigionia fin dalla Grecia di mio padre, Luigi Menegatti. Le condizioni dei prigionieri erano molto difficili e mangiavano le bucce di patate per sopravvivere. Erano costretti a lavori forzati, per posizionare delle linee ferroviarie e le relative traversine. In questo duro lavoro molti prigionieri si ammalarono e sono deceduti. Domenico e mi padre erano come fratelli. Domenico aveva nel suo cuscino una lettera per la cara mamma Rosaria e quando spiro ha fatto promettere a mio padre di portare questa lettera a sua cara mamma, Rosaria. Rosaria perr tempo non sapeva dove era il figlio e andava da qui e li per cercare qualche chiromante che li presero i pochi soldi che aveva per dirli un bel niente. Finalmente dopo che si e ripreso mio padre fece il viaggio fin Conflenti a dare alla povera Rosaria la brutta notizia di suo caro unico figlio.
Nella casa c'era Rosaria e la figlia Angelina. Assieme sembra che c’è sia stata anche mia madre, Antonietta Nero, che al suo ritorno si era promessa come sposa a Domenico, avevano preparato un paio di scarpe. La notizia aveva straziato l’anima alla povera Rosaria che fin quel girono aveva sempre nel cuore che un giorno suo figlio fosse ritornato.
E cosi continua la storia. Nel 1954 mia madre emigro in Australia e nel 1955 mio padre. Si sono ritrovati per caso a Wonthaggi nel 1958 e sposati nel 1959. Le scarpe sono state date a Nicola Ciconte quando si sposo con la sorella di mia mamma, Clorinda Nero
Se ci sono famigliari di Domencio vorrei mandare loro un caloroso abbraccio con tantisimo affetto.
A ra luce d'a lumera
tutt'e fimmine su e na manera!
Alla luce del lume tutte le donne sono uguali.