A parte le visite estive, vivo lontano da Conflenti da molto tempo. Sono però sempre informato, tramite amici, della situazione attuale del paese: nascite, morti, meteo, avvenimenti vari, lieti e tristi.
Tra le tante cose, ho saputo che in questo periodo c'è un clima di forte litigiosità tra componenti politiche e i loro sostenitori. Niente di nuovo sotto il sole. La litigiosità è una peculiarità conflentese. Fa parte del nostro DNA. Ci sono abituato dai tempi dei tempi. Esserci abituato però non significa restare indifferente. Mi dispiace. Credo che questo clima conflittuale così acceso, alla lunga, possa essere dannoso al paese e accelerarne la morte. “ I ciucci se mbrigano e i varrili se rumpenu.” Non so chi ha ragione o torto e francamente non m'interessa più di tanto. Vorrei però che ci fosse un momento di riflessione e un atto di buona volontà da ambo le parti e, dimenticando il passato, s'iniziasse a collaborare.
Non chiedo, evangelicamente, di trasformare l'odio in amore, ma credo che un dialogo sia possibile.
Nel paese ci dichiariamo tutti religiosi, tutti devoti della Madonna, ma la religiosità si esprime non solo con le parole, ma anche con i fatti. E allora rivediamo le nostre posizioni e lavoriamo per il bene del paese.