sabato 18 gennaio 2014

Giornata dei dialetti a Falerna

Giornata dei Dialetti
In seguito alla proclamazione della Giornata dei Dialetti 
 Italiani, l’amministrazione comunale di Falerna ha ideato il progetto “Dialetti e Culture” per la tutela del dialetto e della cultura falernese. Collabora all’iniziativa il “Centro Studi Vittorio Butera”, i cui componenti già da tempo eseguono indagini nel campo dei dialetti e delle tradizioni, affinché non vada dispersa l’opera svolta dal poeta Vittorio Butera che ha trasmesso un patrimonio linguistico e antropologico prezioso per l’identità del popolo calabrese.

Il progetto ha inizio domenica, 19 gennaio, alle ore 18, con l’esibizione del gruppo canoro-musicale “Quelli del sabato sera”, che addentrandosi nelle vie di Castiglione Marittimo canteranno vecchie canzoni dialettali, secondo la tradizione delle serenate e della strina.
 
Il progetto “Dialetti e Culture”, oltre all’obiettivo immediato di sollecitare la popolazione a collaborare nel recupero del patrimonio linguistico, mira all’istituzione del “Museo dei Dialetti e dei Suoni”. Per accogliere questo Museo, che sarà il primo in Calabria di questa specificità, è stata progettata la ristrutturazione di un edificio superstite di Castel Lione, detto “La Casa del Tempo”. Si tratta di un edificio esiguo, sviluppato su tre livelli, ma sufficiente per ospitare un museo completamente informatizzato.
Il progetto è evolutivo e sarà effettuato nel corso degli anni. 

Attualmente sono previste le seguenti attività:

  • Operazione “Doniamo una parola al dialetto”. E’ la parte del progetto da svolgere nel corso dell’intero anno, tra tutta la popolazione. Gli organizzatori hanno diffuso quaderni nei locali pubblici e privati dove chi entra viene invitato a scrivere in dialetto: vocaboli usati e in disuso con il loro significato; frasi memorabili; dittèri; imprecazioni; frasi augurali; ecc.

  • Operazione “Il sacro e il profano”. Questa parte del progetto viene affidata a gruppi di lavoro che si occupano di registrare canzoni dialettali di ogni genere (canti del lavoro, serenate, lamenti funebri, ecc.), ninne nanne, farse, inni sacri, preghiere, sacre rappresentazioni. Tale operazione, oltre al recupero dei testi, mira alla ricostruzione della storia canora e musicale del territorio.

  • Operazione “La voce dei poeti”. Un gruppo specifico si occuperà di reperire i testi della poesia dialettale, che sono uno straordinario serbato non solo linguistico ma anche antropologico, perché trasmettono modelli municipali, caratteri della popolazione, usi e credenze, aspetti sociali e culturali.

  • Operazione: “Oggi dialetto”. Alle scuole, che aderiscono al progetto “Dialetti e Culture”, si propone, all’inizio dell’anno scolastico, una ricerca su espressioni linguistiche e usanze locali in modo da raccogliere i dati e celebrare il 17 gennaio con una o più attività concordate con gli insegnanti.



1 commento:

Anonimo ha detto...

sugnu cuntiantu caduapu tantu tiampu ncunu parra da funtana e lumera o da licerta eru curzune e da tante cosicedde ca nue insavamu ca eranu nsignificante ma si tanti enue amu u curaggiu de nne parrare ncunu se herma nna pocu e fa ncuna cosa a riguardu de tradizione e dde duve sta gente sunu venuti e cumu anu fattu a jire avanti sensa nemmenu na pocu e scola e nnamu fattu i cunti ccu re manu e ffattu cumpre ccu nna stritta e manu e nna petra granne ccu due picciridde ppe ttestimuni ppe cunfini ecca fuarzi tanti gianti sinne ridenu mma ccussi e stata a storia nostra