domenica 2 aprile 2017

Emigrazione conflentese. Bruno Porchia.


Conflenti Superiore

Bruno Porchia è nato a Conflenti nel 1936 e vive attualmente a Melbourne. E' sposato con Carmela, originaria di Sambiase e  ha tre figli, due maschi e una femmina: Pino, Antony e Rosa Maria.
E' figlio di Peppe e Lipordu  (Porchia) e di Rosina Folino. A Conflenti era conosciuto come Bruniddru.  


l'entrata della casa di Bruno
Abitava in zona Maruotti, a Conflenti Superiore. Suo padre era calzolaio e da lui imparò il mestiere che  esercitò sino a quando rimase a Conflenti. Lavoravano nella casa di Micu e Scilampu, là dove per lungo tempo c'è stato il Cral di Cicciu e Polina e dove attualmente vive la sorella Filomena. Il  padre in seguito preferì  abbandonare questo lavoro e dedicarsi alla rivendita di scarpe di copertone nelle fiere dei paesi vicini. Bruno lo aiutava a fine settimana. Visto però che il lavoro non rendeva Peppe decise di emigrare in Australia. Per andarci, all'epoca,  bisognava ricevere "un richiamo" da qualcuno che abitava già nel paese e lui l'ottenne  da un altro conflentese, nsermu d'u livitu, ch'era già emigrato in Australia e  che in occasione  delll'Anno Santo del 1950 aveva fatto una visita al paese. 

   Prima di partire Peppe, con tutta la famiglia dovette sottostare a una visita medica a Messina al consolato australiano.  I risultati furono buoni e nel 1952 partì con la nave Sydney verso il nuovo continente.
Giunto in Australia, contrariamente a quanto pensava,  non trovò subito lavoro, ma ottenne  una indennità di disoccupazione  che gli permise di vivere dignitosamente. Un anno dopo  "richiamò" il figlio.
Bruno dopo aver fatto e superato gli esami medici al consolato australiano, questa volta a Roma, ottenuto il visto  partì con la nave Oceania del  Lloyd Triestino da Messina.  Era il 20 ottobre 1953 ed aveva 18 anni. Il viaggio proseguì per  Porto Said in Egitto,  Aden, Colombo (Sry Lanka), Bombay  e infine dopo 20 giorni di navigazione si giunse a Fremantlle, primo porto australiano. Dopo aver fatto sbarcare un po' di gente la nave proseguì, il giorno dopo, per Melbourne dove arrivò quattro giorni dopo.

Il viaggio.


Bruno fece il suo viaggio nella nave Oceania, costruita nel 1950 dai  Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste  per conto del Lloyd Triestino. Era lunga 161 metri e aveva una velocità di 18 nodi. Inizialmente disponeva di prima, seconda e terza classe. Poi  solo di due: la prima e la turistica. Bruno viaggiò in quella turistica. Essendo la nave di costruzione recente si viaggiava abbastanza comodi. 
Il prezzo del viaggio era di circa duecentomila lire.
  Si dormiva in camerate di otto - dieci persone e tra i passeggeri c'erano diversi profughi dell'est europeo. I pasti,  colazione, pranzo, cena erano buoni  e sostanziosi.  Chi voleva poteva fare anche una merenda. Alla sera c'erano intrattenimenti vari: cinema, balli, teatrini. Nell'insieme il viaggio fu tranquillo, salvo naturalmente per chi soffriva il mal di mare. Nella stessa nave viaggiavano con lui i Nero di Serra d'Urso.

L'arrivo.

All'arrivo a Melbourne  c'erano ad attenderlo il padre con altri compaesani. Allora i conflentesi emigrati in Australia erano tanti. Tra gli altri vivevano a Melbourne i due fratelli  Mastroianni (Ottavio e Bruno, Palini) che poi ritornarono definitivamente a Conflenti,  Nicola Filippis, Nicolino Gallo, Lina Stranges, Nicola Mastroianni ecc.
Giunto da un piccolo paese della Calabria in una città che già allora era una metropoli, Bruno all'inizio si trovò spaesato. La totale ignoranza della lingua inglese lo emarginava. Con molta buona volontà e con l'aiuto di altri, provò a superare tutte le difficoltà. Cercò e trovò lavoro dapprima come apprendista sarto da un conflentese ( Si trattava in realtà di un lavoro  fittizio per dimostrare di avere un'occupazione).  S'iscrisse contemporaneamente in una scuola serale per imparare la lingua inglese. In seguitò lavorò in una industria tessile ai telai meccanici. Per 15 anni. Poi si trasferì in un'altra fabbrica tessile  più vicina a casa e infine lavorò come  tornitore in una fabbrica di metalli.  A 65 anni cessò il suo lavoro nella fabbrica e andò in pensione.   Da allora  si occupa di giardinaggio sia  nel proprio giardino e, per arrontondare la sua pensione, anche in quelli di alcuni amici di origine italiana. 
Uno dei motti  preferiti da Bruno è  che " bisogna tenere sempre allenati il corpo e la mente". Per questo oltre a fare lunghe camminate, continua a fare piccoli lavori. A Conflenti è tornato spesso e ricorda perfettamente luoghi e persone della sua infanzia. Tra i suoi coetanei e amici c'erano: Peppino Caruso, Maria Colosimo, Micu Cuda, Vincenzo Cimino, Franco Raso, Mario Marotta.

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