lunedì 22 febbraio 2016

u fierru e stiru

U fìerru ‘e stiru

Uno dei ferri da stiro più tradizionali era ‘u fìerru a carvùni. Fatto di ghisa o di ferro, aveva un manico di legno sul coperchio in modo da non bruciarsi le mani. Messo fuoco ai carboni, si ponevano all’interno del ferro, che per favorire la combustione, aveva una sequenza di fori lungo la parte inferiore delle pareti.

Per incendiare i carboni, che tendevano a spegnersi i sarti facevano roteare vorticosamente il loro ferro. Eseguivano questa operazione fuori dal laboratorio, nella via, sul ballatoio della casa, e attiravano l’attenzione di tutti, specialmente dei bambini che credevano di assistere a una magia vedendo che i carboni non cadevano dal ferro, e inoltre restavano affascinati dalle girandole di scintille che si sprigionavano nell’aria.
Un altro tipo di ferro tradizionale, costituito da una spessa base metallica che finiva a punta e s’impugnava da un manico di legno, funzionava facendolo riscaldare direttamente al forno. 

 da Vittoria Butera: La magia degli oggetti .

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