mercoledì 9 ottobre 2013

Alla scoperta dei sentieri conflentesi


















Uno dei sentieri che facevo spesso da ragazzo è quello che da Conflenti porta a San Bernardo. Partivo da Conflenti Superiore, là dove una volta finiva la strada, d'a casa e Palinu, e m'avviavo  per una via molto ripida verso il vecchio acquedotto. Là  si saliva ancora, ma il sentiero era largo e si percorreva abbastanza facilmente.   Dopo un po', si arrivava in una specie di pianoro e si costeggiava un burrone (nu cavune). La via scendeva e poi riprendeva a salire e a circa a trecento metri si arrivava davanti  a una edicola (cona) dove c'era una biforcazione. A destra si andava verso Serra d'Urso, a sinistra in direzione Tiermini.  Io prendevo quest'ultima direzione. La salita era molto dura; da togliere il fiato. Alla sua conclusione si  arrivava sulla strada che porta a Marignano.  Tagliavo attraverso i boschi (castagneti) e giungevo a Salicara. Poi c'era ancora un tratto che da Salicara portava a Marignano, all'incrocio con la strada per Motta. Vicino ad un'altra edicola iniziava il sentiero che porta  a San Bernardo.  Quasi tutta in discesa e dopo la fatica fatta precedentemente, lo facevo in un baleno. Non ricordo quanto tempo impiegassi, ma credo più o meno un'ora. Questa era la strada che facevano i conflentesi, andata e ritorno, quando andavano a comprare i rivuoti a ra fera d'a cucuzza il 20 settembre. C'era anche qualche studente che prendeva lezioni private a San Bernardo e la faceva, andata e ritorno, più volte alla settimana.

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