domenica 14 agosto 2011

Notte sotto le stelle alla Querciola

Il 10 agosto i conflentesi, grazie all’organizzazione della Pro loco del paese, hanno festeggiato alla Querciola la notte di s. Lorenzo. Momenti di festa alternati a momenti di preghiera al suono dell’organetto o della pianola di Gildo Rubino. Una notte passata “ a rimirar le stelle” in compagnia tra emigrati e locali, felici di ritrovarsi dopo uno o più anni di lontananza. Siccome episodi come questo negli ultimi  anni si sono ripetuti di frequente e non sono stati avvenimenti sporadici così come sino a poco tempo fa lo era la splendida  fiaccolata di fine agosto,  sembra finalmente che, dopo anni di abbandono,  il sito  riprenda vitalità e si ponga  di nuovo all’attenzione dei fedeli di tutto il circondario. C’era stato negli anni sessanta un movimento di volontari conflentesi ( Peppe Calabria, Rosina Calabria, Peppina Butera e altri) che si era occupato della ricostruzione della chiesa  e dell’organizzazione di feste religiose, ma poi dopo anni di attività  più o meno intensa, tutto era finito sotto silenzio. Vederne adesso la rinascita penso che faccia piacere a tutti quelli che questo luogo conoscono e amano. In effetti esso è un sito che meriterebbe tutta  la nostra attenzione e che bisognerebbe valorizzare  sia migliorandolo (dotandolo di servizi vari) sia facendolo  conoscere oltre i confini della provincia e della regione. E’  uno dei pochi posti al mondo  preferiti dalla Madonna per le sue apparizioni:  qui si è manifestata ancor prima  che a Lourdes, Fatima, Medjugorje; molti secoli prima.
Se si crede in lei e nella sua intercessione è qui che bisogna cercarla e venerarla. Non occorre andare lontano; la sua presenza è tra i nostri boschi e le nostre case.

Nel corso dei secoli,  Essa  ci ha sempre dimostrato la  sua benevolenza aiutandoci  nei momenti di difficoltà. Lo ha fatto nell’anno del terremoto del 1783 salvando il paese dalla catastrofe. Lo ha fatto  per tante persone  che hanno chiesto il suo aiuto con miracoli piccoli o grandi.  Lo ha fatto mandandoci l’uomo della Provvidenza, padre Nathanael, che ha ridato lustro al luogo, risvegliando la devozione dei fedeli.
Il posto, Serra Campanara, è di un’incomparabile bellezza; allo stesso livello se non superiore  ai più  celebrati luoghi mariani. Da qui lo sguardo spazia lontano abbracciando  tutte le  montagne  circostanti  e giunge sino al mare. Chi vi si reca può, nei momenti di sconforto, ritrovare la serenità dello spirito. L’atmosfera è tale che si ha l’impressione  di sentirsi più vicini a Dio, di dialogare più facilmente  con lui, più pronti a capire la sua grandezza e la nostra piccolezza.
Peccato che  raggiungere la Querciuola sia difficile, forse più di quanto lo fosse  nel passato. Le strade che vi portano, sia da Conflenti  che da Sambiase, sono  dissestate; la segnaletica è quasi inesistente. I sentieri, quelli che si facevano una volta per arrivarci, sono impercorribili, coperti da rovi e da erbacce. Sin dall’inizio,dallo stesso paese, essi sono intransitabili  o per frane o per lavori mal  fatti (‘Mmaculata, Via de’ Cruci).
Dicono che non ci sono soldi  per intervenire, ma stranamente questi  si trovano sempre per lavori inutili o ad uso e consumo di poche persone.
Hanno ristrutturato una casa (frazione Termini) che nelle intenzioni di coloro che hanno approvato i lavori avrebbe dovuto ospitare un museo contadino; questa casa, a quanto mi riferiscono, da più anni è  chiusa e fra non  molto ritornerà di esclusiva pertinenza  dei vecchi proprietari.
Le istituzioni si palleggiano le responsabilità  e la gente continua ad essere fregata.  Speriamo che la nuova amministrazione si attivi per migliorare le condizioni del paese e renderlo vivibile. E’ certamente utile   far conoscere il paese attraverso  radio e televisione, ma servirebbero anche una serie di servizi atti a rendere meno difficoltosi l’arrivo e il soggiorno della gente. Durante la festa - fiera di fine agosto  il caos è indescrivibile ed è scarso  o quasi inesistente un servizio di assistenza.
La Querciola  è un luogo dalle enormi potenzialità; da sfruttare sia dal punto di vista religioso che turistico.  Potrebbe diventare un polo di attrazione per migliaia di pellegrini. Ma perché lo divenga  bisognerebbe renderlo più accogliente e facilmente raggiungibile. La Chiesa, attraverso padre Nathanael e il vescovo, ha fatto la sua parte.  Adesso tocca alle istituzioni, Comune, Provincia, Regione, fare la loro.

2 commenti:

giovanni ha detto...

La Chiesetta della "Querciuola" e tutta l'area circostante, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore su cui investire per turismo religioso, ma anche per un esclusivo riferimento spirituale. L'impegno che stiamo profondendo, come amministrazione, per un'ulteriore valorizzazione, vorremmo fosse supportato dagli organismo istituzionali di vertice e di "portafoglio". Il momento non è certamente dei migliori, ma noi dobbiamo avere "fede", perchè possa realmente realizzarsi una moderna infrastutturazione di tutta l'area. Per intanto quello che hanno realizzato l'apparato religioso, unitamente alla magnanimità dei numerosi fedeli,è di inestimabile valore. Con tutte le attuali precarietà, sono in molti oggi a voler vivere la suggestione di "Serra Campanara". Quest'ultimo nome ("Serra Campanara" appunto, a mio parere, è bellissimo e ci rende immediatamente l'idea dell'area miracolata, da cui è nato tutto.
Ma chissà, forse il meglio deve ancora iniziare.

Con grande piacere.

Tonio ha detto...

Io ho fiducia in te.
Il tuo amore per il paese è grande quanto il mio.
Se vuoi, puoi.