sabato 30 aprile 2011

sparacogna - pungitopo

HABITAT: Cresce nei boschi e nelle siepi di tutte le zone mediterranee dell’Italia.

NOME SCIENTIFICO: ruscus aculeatus
Altro  nome dialettale : ‘nceca surici








Il pungitopo è un piccolo arbusto sempreverde che deve il suo nome alla consuetudine contadina di tenere lontani i topi dalle dispense con i suoi ramoscelli spinosi. Appartiene alla famiglia dei gigli, ma da questi si allontana molto per l’aspetto generale e per la diversa disposizione e grandezza dei fiori. Dai fusti rigidi del pungitopo si diramano rametti appiattiti che altro non sono se non lamine fogliari. Le bacche rosse e tonde maturano fra l’autunno e l’ inverno e colorano il sottobosco. Il pungitopo viene anche coltivato per essere utilizzato negli addobbi delle vetrine nel periodo natalizio. Le bacche del pungitopo si sviluppano dai fiori
che sono costituite dalle laminette verdi con apice pungente che comunemente vengono scambiate per foglie.
PROPRIETA’ TERAPEUTICHE: In fitoterapia (nella cura delle malattie per mezzo delle erbe) si utilizza solo la radice che è molto attiva come diuretico; è anche un buon febbrifugo ed esercita un effetto tonico sul sistema nervoso. Il decotto ottenuto con g 2 di radice bollita per 5 minuti in 100 g di acqua, è utile, per uso esterno, come antinfiammatorio dei disturbi emorroidali e delle vene varicose se applicato sulle parti interessate mediante una garza imbevuta.
USO COSMETICO: Gli estratti del pungitopo hanno proprietà antinfiammatorie e di normalizzazione della circolazione periferica per cui sono indicati per pelli con rossori persistenti.

Ricerca effettuata  dalla scuola elementare " Zanfini" di Roggiano Gravina

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