martedì 26 gennaio 2010

Altri dialetti - il siciliano di Camilleri

quello che contavano i piscatori era tirribbili, le riti che calavano in acqua assummavano spisso con cataferi o pezzi di cataferi che venivano novamenti scaricati  in mari. Resti di cintinara e cintinara di omini, fimmini. picciliddri  che avivano spirato d'arrivari, doppo un viaggio addannato attraverso  deserti e lochi dispirati che li aviva decimati, in un paisi indove avrebbero potuto gadagnarisi un tozzo di pane.

Per quel viaggio si erano spossessati, vinnennosi tutto, l'anima e il corpo, per potiri pagare anticipato i negrieri che facivano comercio di carni umana e che non esitavano a lassarli moriri, ghittannoli in acqua a minimo signo de periglio.
E poi, i superstiti   che arrinisciavano a toccari terra che bel benvenuto che arricivivano nel nostro paisi!
 Campi d'accoglienza li chiamavano, e 'nveci spisso e volentieri erano propri e veri campi di concentramento.


 ( A, Camilleri -l'età del dubbio -pgg. 24 - 25)
Il brano di Camilleri  è un mix tra italiano e siciliano..
 Il dialetto siciliano è molto più simile a quello della Calabria del sud che a quello di Conflenti.
Ad esempio da noi i verbi terminano in -are -ere -ire, da loro in ari, eri, iri.
cintinara : centinaia. A Conflenti  si dice centinara a Conflenti Superiore e cintinara a Conflenti inferiore.
fimmini:  fimmine .

Nessun commento: